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Definiz: Add. Diverso, Differente, Che non è lo stesso; ma si riferisce a persona o cosa di un medesimo genere.
Dal lat. alter. −
Esempio: Dant. Inf. 1: A te convien tenere altro viaggio.
Esempio: E Dant. Inf. 3: Per altre vie, per altri porti Verrai a piaggia.
Esempio: Petr. Rim. 1, 3: Quand'era in parte altr'uom da quel ch'io sono.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 183: Altro amore, altre frondi ed altro lume, Altro salire al ciel per altri poggi Cerco.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 83: S'avvisò questa donna essere di lui innamorata, quasi altro bel giovane, che egli, non si trovasse allora in Napoli.
Definiz: § I. Per Nuovo, Aggiunto, Di più. −
Esempio: Dant. Parad. 1: E di subito parve giorno a giorno Esser aggiunto, come quei che puote Avesse il ciel d'un altro sole adorno.
Esempio: Bocc. Decam. 5: Comandò a coloro,.... che senza altro comandamento del re, non dovessero più avanti fare che fatto fosse.
Definiz: § II. E pure in questo significato, ma indicante reiterazione. −
Esempio: Dant. Purg. 2: Casella mio, per tornare altra volta Là dov'io son, fo io questo vïaggio.
Esempio: E Dant. Purg. 20: Veggio in Alagna entrar lo fiordaliso, E nel Vicario suo Cristo esser catto, Veggiolo un'altra volta esser deriso.
Definiz: § III. Per Rimanente, Restante. −
Esempio: Dant. Inf. 17: La faccia sua era faccia d'uom giusto,.... E d'un serpente tutto l'altro fusto.
Esempio: Fr. Giord. Pred. 28: Questi due poli stanno fermi, e tutto l'altro corpo del cielo si volge.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 357: Che diranno li tuoi parenti? che diran gli tuoi Rutuli? che dirà tutta l'altra Italia, se la ria ventura ti conduce alla morte?
Definiz: § IV. Per Antecedente, Prossimo passato. −
Esempio: Fr. Giord. Pred. 261: Perchè dà Iddio tanta forza a quei Saracini, che pur l'altr'anno vinsero e conquistaron tante terre?
Esempio: Pallad. Agric. 254: Voglionsi lavare e purgare i canali.... con acqua calda, perchè [l'olio] non tragga alcun sapore di quel dell'altro anno.
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 1: Lasso! io mi doglio e affliggo in van di quanto Dissi per ira al fin de l'altro canto.
Esempio: Parin. Poes. 9: Allora surge il fabbro, e la sonante Officina riapre, e all'opre torna L'altro dì non perfette.
Definiz: § V. Quindi i modi L'altro giorno, L'altr'anno, per indicare indeterminatamente Uno dei giorni o degli anni immediatamente anteriori a quello in cui si parla. −
Esempio: Bocc. Decam. 8, 132: L'altr'anno fu a Barletta un prete chiamato donno Gianni di Barolo, il quale ec.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 540: Potrebbe [il fatto] essere accaduto forse qualche anno prima; tanto più che le parole l'altr'anno, come quelle l'altro giorno, si pigliano assai più largamente di quel che suonano.
Definiz: § VI. Per Susseguente, Successivo. −
Esempio: Dant. Inf. 33: Queta'mi allor per non farli più tristi; Quel dì e l'altro stemmo tutti muti: Ahi dura terra, perchè non ti apristi?
Esempio: Leggend. SS. Ap. PP. 37: E disse al populo, che si ritornassino a casa, e che l'altro dì vi dovessono tutti tornare.
Esempio: Cronichett. Mannell. 62: L'altr'anno, essendo console Flamminio, sì andò anche in Lombardia a conquistare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 40, 68: Tutto quel giorno e la notte seguente Stette solingo, e così l'altro giorno.
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 293: Ordinò al Lemio, capitano della galera, che l'altro dì sul mezzogiorno mostrasse subitamente di voler dar l'assalto dalla parte del mare.
Definiz: § VII. E per Maggiore, o Migliore. −
Esempio: Ar. Orl. fur. 30, 39: Gradasso.... narra, Che fu in Soria a un castel mio prigioniero, Ed è pur d'altra fama che Ruggiero.
Definiz: § VIII. Come correlativo del primo termine, espresso o sottinteso. −
Esempio: Dant. Inf. 3: I' vegno per menarvi all'altra riva Nelle tenebre eterne in caldo e in gelo.
Esempio: E Dant. Inf. 18: Dal vecchio ponte guardavam la traccia, Che venìa verso noi dall'altra banda.
Esempio: E Dant. Purg. 3: Non ti maravigliar più che de' cieli, Che l'uno all'altro raggio non ingombra.
Definiz: § IX. E come disgiuntivo, o termine di distinzione. −
Esempio: Dant. Purg. 4: Altra potenza è quella che l'ascolta, Ed altra è quella che ha l'anima intera.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 4, 25: Altra cosa è il precetto, altra il consiglio.
Esempio: Metast. Dramm. 2, 237: Altro a' fanciulli, Altro agli adulti è d'insegnar permesso.
Definiz: § X. Adoperasi anche a significare la molta rassomiglianza che è tra due persone o cose; come:
Esempio: Esempio del Compilatore L'Ariosto è un altro Omero; Firenze è un'altra Atene.
Definiz: § XI. In forza di Sostantivo, vale Altra cosa, Cosa diversa. −
Esempio: Dant. Parad. 23: Fecimi quale è quei che disiando Altro vorrìa, e sperando s'appaga.
Esempio: Petr. Rim. 1, 49: Io non penso udir cosa giammai, Che mi conforti ad altro, che a trar guai.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 178: Sì forte subitamente di lei s'innamorò, che ad altro non poteva pensare.
Esempio: Machiav. Comm. 110: Il frate vorrà altro che prieghi.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 306: Per che causa? M. Per medicar qualche prigion? G. Provvegghinsi. Z. No, per altro, per altro.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 84: Usava dire che ad essi altro non mancava che quella vaghezza e venustà, la quale i Greci e noi Toscani chiamiamo grazia.
Definiz: § XII. E pur per Cosa diversa, ma di più grave importanza. −
Esempio: Nov. ant. C. 131: Le genti si trassero smemorate, credendo che fosse altro.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 112: Acciocchè, se altro avvenisse che non vi piacesse, voi non vi abbiate a rammaricar di me.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 89: Temendo non fosse altro, così al buio levatasi, come era, se n'andò là dove sentito avea il romore.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 303: Spacciati, ch'io ho altro che fare.
Definiz: § XIII. Quindi Ben altro, Tutt'altro, vale Ben altra cosa, Tutt'altra cosa. Ed in questa forma, che ha maggior forza, usasi anche adiettivamente. −
Esempio: Deput. Decam. 121: Questo luogo.... attiene all'interrompere e restar il parlare imperfetto, chè nel resto la materia è tutt'altra.
Esempio: Mann. Ist. Decam. 182: Benchè prometta tutt'altro nella prefazione.
Definiz: § XIV. E nel significato di Altra persona. −
Esempio: Dant. Inf. 28: Un altro che forata avea la gola,.... Innanzi agli altri aprì la canna.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 69: Altri, in contraria opinion tratti, affermavano il bere assai.... esser medicina certissima a tanto male.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 176: Cominciò a fare le più smisurate cortesie che mai facesse alcun altro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 136: Anselmo che non vede Altro da cui Possa saper di chi la casa sia, A lui s'accosta.
Definiz: § XV. Per la Rimanente, la Restante parte del corpo. −
Esempio: Dant. Parad. 31: Le facce tutte avean di fiamma viva, E l'ale d'oro, e l'altro tanto bianco, Che nulla neve a quel termine arriva.
Esempio: Petr. Rim. 2, 142: Sopra gli omeri avea [Amore] sol due grand'ali Di color mille, e tutto l'altro ignudo.
Esempio: Tratt. Falcon. 3: Hanno [alcuni falconi] la natura del nibbio nel capo e ne' piedi, e nell'altro la natura e la simiglianza del falcone.
Definiz: § XVI. E per Differenza, Diversità. −
Esempio: Dant. Inf. 19: Fatto v'avete Dio d'oro e d'argento: E che altro è da voi all'idolatre, Se non ch'egli uno, e voi n'orate cento?
Definiz: § XVII. Usasi pure nel linguaggio familiare per risposta affermativa, ma con accrescimento di forza. Per esempio:
Esempio: Esempio del Compilatore Vi siete divertito? Altro!
Definiz: § XVIII. Ed altresì usasi ellitticamente a modo d'interrogazione, richiedente prosecuzion di discorso. −
Esempio: Cecch. Ass. 5, 8: Ambrogio ha a non esser più geloso, ha a levar via il Giannella... G. Altro? Giul. Chiegga perdonanza a Uguccione.
Definiz: § XIX. Al plurale si unisce coi pronomi personali Noi altri, Voi altri, Questi altri, Quelli altri; la voce Altri circoscrivendo maggiormente l'espressione. −
Esempio: Bocc. Decam. 7, 56: La quale noi altri lapidarj appelliamo elitropia.
Esempio: Poliz. Rim. 1, 94: E voi altri, miei figli, al popol Tosco Lieti volgete le trionfanti ale.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 26: Dubito che la conversazione di voi altri lo tratterrà tanto, ch'io me ne tornerò prima in costà.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 146: Per la pratica che abbiam noi altri nell'uso del favellare.
Definiz: § XX. Altro che, posto avverbialm., vale Se non che, Fuorchè. −
Esempio: Petr. Rim. 1, 210: Ond'io non pote' mai formar parola, Ch'altro che da me stesso fosse intesa.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 119: Avea grandissima vergogna, quando uno de' suoi strumenti.... fosse altro che falso trovato.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 20: A raccontarsi mi tira una novella,.... la quale per avventura non fia altro che utile avere udita.
Esempio: Senec. Pist. 284: Colui non è giusto, a cui in questa vertù piace alcuna cosa altro che lei solamente.
Definiz: § XXI. Non altro, era formula che poneva il Principe a piè delle suppliche, quando non le graziava; e probabilmente equivaleva a Non occorre altro. −
Esempio: Cecch. Comm. ined. 1, 196: Onde Emilio ne scrisse A Pontremoli al vecchio, ma tornò Col Non altro la supplica.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 1, 261: Messer mio, io vi supplico. S. L'è spedita: Non altro.
Definiz: § XXII. Non che altro, vale Per non parlar d'altro, Oltre al rimanente, ed anche Eziandio, Perfino. −
Esempio: Stor. Barl. 83: Egli giudicano a diritto le sentenze, e fanno bene a tutti, e non ch'altro, a' loro nimici, e sostengono le vedove e le orfane.
Esempio: Flav. Gios. 105: Erode,.... uomo degno, non ch'altro, ma della speranza del regno.
Esempio: Machiav. Disc. 22: Le quali tutte cose spaventano, non ch'altro, chi legge.
Esempio: E Machiav. Comm. 159: Minaccia, non che altro, di cacciar fuoco in casa.
Esempio: Grazz. Comm. 38: Io farei per voi, non ch'altro, carte false.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 306: Cose, non ch'altro, da fare stomacare i cani.
Definiz: § XXIII. Non che altro, accompagnato con frase che neghi, vale Neppure, Neanche. −
Esempio: Guicc. Stor. 1, 124: Non avere in tempo alcuno la città di Pisa ottenuto grandezza in terra ferma, anzi non avendo mai, non ch'altro, potuto dominar Lucca, città tanto vicina.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 18 t.: Ma stando il conte più che ostinato, e non volendo, non che altro, parlamentare, o sentire ragionare d'accordo ec.
Esempio: Salv. Avvert. 1, 147: I lor vocaboli metter non si possono in iscrittura, poichè non sono, non ch'altro, articolati.
Definiz: § XXIV. Non è altro, Non sarà altro, e simili, sono frasi significanti, che una data cosa non ha o non sarà per avere alcun seguito. −
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 255: Io sono stata un poco male; più giorni assai grave; ora sto un poco meglio: ma non ve ne prendete pensiero; non sarà altro.
Definiz: § XXV. Non esser da altro che ec., vale Non esser buono, atto, ad altra cosa che ec. −
Esempio: Bocc. Laber. 208: Va' via, tu non se' da altro che da lavare scodelle.
Definiz: § XXVI. Non mancherebb'altro! Modo familiare, col quale ne si augura, che non avvenga una qualche cosa. −
Esempio: Fag. Comm. 2, 331: Non mancherebb'altro! esser visti fuori in coppia; che direbbon le genti?
Definiz: § XXVII. Oh questa è l'altra! Cotesta è l'altra! Ecco l'altra! e simili, sono modi del parlar familiare, co' quali si dimostra, che la cosa che ci vien detta o domandata, ne riesce nuova, fuor di proposito, lontana dalla nostra aspettazione. −
Esempio: Cecch. Comm. ined. 48: Ascolta: Hatti aria quel ragazzo d'esser femmina? T. Cotesta è l'altra!
Esempio: Fag. Comm. 1, 78: Che dote! oh quest'è l'altra! di questa non se n'ha a parlare.
Esempio: E Fag. Comm. 2, 331: Non mancherebb'altro! esser visti fuori in coppia; che direbbon le genti? Questa sarebbe l'altra!
Esempio: Nell. Mogl. 3, 2: Sentite: questa è l'altra adesso! Oh che non vi ricordate ec.
Definiz: § XXVIII. Per altro, posto avverbialm., vale Però, Del resto, Quanto al rimanente, e simili. −
Esempio: Bocc. Decam. 3, 115: Ricco e savio ed avveduto per altro, ma avarissimo senza modo.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 104: Essendo per altro assai costumato, e tutto pieno di belli e di piacevoli motti, si diede ad esser non del tutto uom di corte, ma morditore.
Definiz: § XXIX. Se Dio facesse altro di me, vale Se io morissi. −
Esempio: Deput. Decam. 127: Fuggendo di farci cattivo annunzio, per non dire Se io morissi, direm più volentieri Se Iddio facesse altro di me.
Definiz: § XXX. Se non altro, vale Se non fosse altro, ed anche Almeno. −
Esempio: Salvin. Pros. tosc. 2, 16: Per lo Vocabolario, se non altro,.... non saranno, se troppo amor proprio non mi lusinga, del tutto inutili le tante traduzioni mie.
Definiz: § XXXI. Senz'altro, vale Senza dubbio, Certamente. −
Esempio: Lipp. Malm. 7, 2: Questo ha il vantaggio, al mio parer, senz'altro.
Definiz: § XXXII. È altresì forma ellittica, che prende varj significati secondo la parola voluta dal concetto, come Senza fare altra parola, Senz'altro indugio, Senz'altra richiesta ec. −
Esempio: Firenz. Pros. 1, 17: Piacque molto al re il consiglio del Carpigna, e lo pregò strettamente, che gli desse esecuzione; il quale senz'altro se n'andò a far quanto avea divisato.
Esempio: Condiv. Vit. Buonarr. 29: Tornato a casa Michelagnolo, si metteva in ordine per andare senz'altro a Firenze, quando sopravvenne Accursio.